Incredy, la startup che vende detergente intimo per uomo (si hai capito bene) racconta lo sviluppo dall’idea alla prima vendita
COOL NET SRL, proprietaria del marchio INCREDY, nasce a Belluno, una piccola città di montagna in Veneto, durante il periodo di lock-down, dall’idea di Massimo Fullin.
Era stufo di dover usare il detergente della compagna e voleva un prodotto con cui potesse identificarsi senza utilizzare prodotti che sembrassero usciti da una farmacia.
Lo ha cercato tra gli scaffali e su internet senza successo. Così ha deciso di crearlo.
L’idea
“Prima di tutto mi sono confrontato con i miei amici e conoscenti.” Racconta Fullin. “Ho cominciato a fare delle domande e a raccogliere i primi feedback. Non ho avuto le risposte che volevo sentire, ma avevo individuato che effettivamente una mancanza c’era e nel processo ho trovato i miei tre co-founder, Mattia Stevanin, Andrea Constantini e Thomas Siorpaes, che sono stati abbastanza folli da seguirmi.”
Il team
“Ho dato molta importanza alla formazione del team, sono stato fortunato a trovare le giuste competenze in ottimi amici.
Mattia Stevanin, 25 anni, è già CEO di DROOP SRL, una startup innovativa nel campo della logistica;
Thomas Siorpaes, 21 anni, frequenta una nota accademia di digital marketing;
Andrea Constantini, 22 anni, è laureando in Economia.”
Il primo test
“Le interviste telefoniche non sono andate come sperato perché non stavamo parlando al target giusto così abbiamo deciso di portare la validazione del progetto ad un livello successivo. Ci siamo messi al lavoro e in una settimana avevamo messo online un sito su Shopify (sfruttando i 3 mesi gratis che la piattaforma ha regalato durante il periodo del lockdown) vendendo un prodotto che non avevamo.”
“Ci può spiegare meglio?”
“Certo. Abbiamo creato un e-commerce vero e proprio in cui sembrava che il prodotto fosse disponibile. Solo che al momento del check-out i clienti venivano mandati ad una pagina in cui dicevamo che il prodotto non era disponibile e che volevamo solo testare il loro interesse. Nella pagina era presente un form dove potevano lasciarci la mail.
“Abbiamo testato prima delle ads su Google, con scarsi risultati e poi dei display ads su Instagram testando vari target. Lì abbiamo avuto i primi risultati. Con grande stupore abbiamo generato un ROAS (Fatturato su costo delle AD) di 10 in due settimane (con 200 euro avevamo fatturato più di 2000euro in due settimane) e cosa ancora più stupefacente: l’80% ci lasciava la sua email. Alcuni ci hanno anche scritto e commentato i post delle pubblicità facendoci i complimenti. Avevamo capito che l’engagement era alto e che valeva la pena portare avanti il progetto. Tutto ciò in un mese, lavorando part-time e con un investimento di 200 euro (spese in pubblicità).
“Il consiglio che voglio dare a tutti è monitorare tutto quello che succede! Non siamo andati a sentimento. Ogni azione dal click dell’ad, all'aggiunta al carrello alla raccolta della mail veniva monitorato.”
L’MVP
“Raccolte un centinaio di mail abbiamo deciso di passare alla fase successiva. Volevamo assicurarci che il prodotto avesse le caratteristiche che i nostri early-adopters avevano in testa. Dopo aver strutturato una newsletter in cui raccontavamo (e raccontiamo ancora) cosa facciamo di volta in volta abbiamo fatto un sondaggio e scoperto, per esempio, che una delle caratteristiche più importanti era che il flacone fosse nero e ci hanno raccontato che cosa piaceva del prodotto e del brand.”
La campionatura
“Con queste informazioni abbiamo cominciato a contattare i primi fornitori. Sapevamo già che profumazione claim cercavano i clienti. Così abbiamo realizzato un prodotto completamente biologico, vegano e ipoallergenico studiato apposta per il pH dell’uomo con una profumazione che rimane sulla pelle. Dopo numerosi test abbiamo trovato le due fragranze per il lancio”
Il preordine
“Dopo aver costituito l’azienda (che è stata la spesa maggiore) abbiamo fissato una data per iniziare i preordini per autofinanziare il progetto (bootstrap). Abbiamo lavorato moltissimo per poter portare online in tempo il sito e tutto quello che comporta (grafiche, mock-up, copy, automazioni mail, monitoraggio etc.). Il 31 luglio abbiamo iniziato i preordini, che potete trovare al seguente link https://incredy.it/ ”
È solo l’inizio
“Siamo solo all’inizio e c’è ancora tantissima strada e lavoro da fare. Lavoriamo costantemente a testa bassa dando il meglio. Stiamo sempre con le orecchie ben aperte per ascoltare i consigli e le opinioni. Vi invitiamo a scriverci al seguente indirizzo email info@incredy.it per qualsiasi cosa”
La mission
“Mi piacerebbe creare una piccola rivoluzione in questo settore troppo spesso trascurato, ma importantissimo. In TV ho sempre visto spot televisivi per detergenti intimi femminili e io stesso ho sempre utilizzato la prima cosa che trovavo sul bidet (quindi il detergente intimo di mia mamma o della mia compagna). So bene che noi maschietti utilizziamo saponi e detergenti senza porre la giusta attenzione allo specifico utilizzo…ma facendo così prima o poi incorriamo nel rischio di avere infezioni e malattie. Spero, tramite una comunicazione giovane e sarcastica, di sensibilizzare sempre più maschietti a prendersi cura dei propri amati gioielli.”
Share:
Tutto ciò che l'uomo deve sapere per la propria igiene intima.
4 Errori Che Tutti Gli Uomini Devono Evitare Sul Bidet