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“L’importante è lavarsi”. No, o meglio, non esattamente! L’igiene intima quotidiana rimane comunque il miglior modo di prevenire infezioni, irritazioni e cattivi odori, ma solo se corretta e non eccessiva.

E’ giusto sapere che lavarsi troppo spesso può portare lo stesso a irritazioni della zona genitale, dato che la pelle è molto sottile e di conseguenza più sensibile agli sfregamenti e anche alle sostanze chimiche presenti in tanti detergenti intimi. Per questo, secondo noi, il miglior compromesso è quello di farsi il bidet una o due volte al giorno: lui non sentirà la vostra mancanza e voi sarete sempre puliti e profumati. 

Un altro punto su cui è necessaria maggiore attenzione e sensibilizzazione è quello del pH: vediamo insieme cos’è, quali sono le differenze di pH tra uomo e donna e perché è opportuno rispettarlo.



Cos’è il pH?

La sigla pH sta ad indicare una scala di valori con cui si misura il grado di acidità della pelle: mediamente, il pH della nostra pelle si aggira attorno a 5,5 e, pertanto, è considerato acido, in quanto inferiore a 7. Questo pH leggermente acido viene creato dal mantello acido della pelle, ovvero la parte acquosa che protegge gli strati esterni della pelle.

Il mantello acido che ricopre la pelle è il principale responsabile del mantenimento del suo equilibrio, formando una protezione cutanea. Esso neutralizza le sostanze aggressive, inibisce la proliferazione batterica e ripristina e mantiene l'ambiente acido ideale in cui può formarsi la flora naturale della pelle.



Uomo e donna: differenze di pH intimo

Il pH può raggiungere diversi livelli di acidità, a seconda di età, sesso e parte del corpo che andiamo ad osservare; un’analisi particolare la merita la zona intima, quella che forse presenta le maggiori differenze tra uomo e donna. Infatti, se da un lato abbiamo un pH di circa 5,5, dall’altra ne abbiamo uno che si aggira attorno ai 3,5. 

Ovviamente è altamente sconsigliato l'utilizzo di bagnoschiuma e shampoo per la detersione del corpo che hanno sicuramente un pH alcalino e sono ricchi di tensioattivi aggressivi. Di conseguenza, è necessario prendere in considerazione prodotti dedicati all’igiene intimo, così da non alterare il pH e non andare incontro a spiacevoli conseguenze. 


pH alterato: quali sono i sintomi?

Se non ce ne prendiamo cura, la nostra pelle potrebbe perdere questo mantello acido e l’indebolimento dell'epidermide (lo strato più esterno) porterebbe a tre principali sintomi quali: 

  • pelle secca
  • arrossamenti
  • infiammazioni
  • pelle ipersensibile



Come rispettare il pH?

Come abbiamo già visto, il pH è uno dei meccanismi più efficaci che permettono alla pelle di proteggere il nostro corpo dagli agenti esterni e alterarlo può causare fastidi, che però sono facilmente prevenibili osservando alcune accortezze.

Ecco quali possono essere le cause più comuni che portano ad un danneggiamento del pH:


  • Sporcizia
  • Eccessiva igiene intima
  • Sbalzi di umidità e temperatura
  • Agenti chimici

Questi ultimi, in particolare, sovraccaricano la naturale capacità di neutralizzazione della pelle, danneggiano la struttura delle cellule e rovinano la barriera protettiva.

Il nostro consiglio, quindi, è quello di lavarsi la zona genitale con un prodotto dedicato all’uomo, che rispetti il pH di 5,5, per due volte al giorno e dopo ogni rapporto sessuale. Meglio ancora se bio, così da evitare la presenza di sostanze chimiche troppo aggressivi!

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